I colori dell’oro

Quali sono le colorazioni che può assumere l’oro? Scopriamolo e capiamo anche perché l'oro assume determinati colori...
Colori oro

Prima di parlare delle colorazioni che può assumere l’oro, è necessario fare una premessa riguardante il significato di finezza o purezza, caratura dell’oro e quindi titolo di una lega.

Poiché l’oro fino (puro) è troppo morbido per la maggior parte degli usi, viene combinato in lega con altri metalli per ottenere la durezza desiderata, atta al tipo di lavorazione che si vuole fare. Durante questo processo anche il colore, la durezza, la malleabilità e il punto di fusione possono essere alterati.

L’argento ed il rame sono i due additivi più comuni, ma possono essere utilizzati molti altri elementi. La quantità di questi elementi in lega all’oro puro, va a definire caratteristiche meccaniche differenti, così come svariate colorazioni.

Se ci si riferisce alle leghe auree, ossia contenenti parti di oro, il carato viene indicato in questo contesto con il simbolo [k] o [kt] e quantifica le parti d’oro di una lega in base 24. In particolare l’oro a 24 carati (24 k) è considerato oro puro. Ad esempio, se si acquista un gioiello in 9 carati, significa che l’oggetto è costituito da una lega composta da 9 parti d’oro fino (puro) e le rimanenti 15 parti di altri metalli.

Quindi la quantità relativa di oro presente in una lega si chiama caratura ed assume il significato di valore percentuale o misura della purezza, da non confondere con il carato metrico [ct] che è un’unità di peso, pari ad 1/5 di grammo (ovvero 1 [ct] = 0,2 [g]), utilizzato per definire il peso delle gemme preziose.

Il titolo di una lega è il rapporto tra il peso del metallo prezioso contenuto in un oggetto ed il peso dell’oggetto stesso. Il titolo si esprime in millesimi (non in carati).

Caratteristiche delle carature

Vediamo brevemente le caratteristiche principali di alcune delle carature più utilizzate in gioielleria ed oreficeria:

 

Oro 9 carati

Composizione: 375 parti di oro su 1000;

Intervallo di fusione: 879° C – 899° C;

Usata principalmente nel Regno Unito, è la proporzione più bassa di oro che può essere utilizzata in una lega prima che si verifichi l’ossidazione ed ha la colorazione più tenue tra tutte le leghe d’oro gialle. Vantaggi dell’oro a 9 [kt] sono la sua durezza ed il costo relativamente economico.

 

Oro 14 carati

Composizione: 585 parti di oro su 1000;

Intervallo di fusione 879° C – 899° C;

Lega d’oro caratterizzata da una tonalità media di giallo che può essere utilizzata per moltissime applicazioni, ma il basso intervallo di fusione ne limita l’uso.

 

Oro 18 carati

Composizione: 750 parti di oro su 1000

Intervallo di fusione 904° C – 960° C;

Questa proporzione di oro è quella con le caratteristiche migliori di lavorabilità. Sufficientemente malleabile per la maggior parte delle tecniche e anche abbastanza dura da conservare una elevata lucentezza.

 

Oro 22 carati

Composizione: 916 parti di oro su 1000;

Intervallo di fusione 965° C – 982° C;

Questa lega tenera ha un suo valore intrinseco ed un colore straordinariamente ricco. E’ disponibile in lastre e fili, ma in una gamma limitata di spessori. Il foglio d’oro a 22 carati è utile per tecniche di smaltatura e di fusione. L’oro a 22 [ct] è disponibile come pasta di metalli preziosi e anche come liquido che può essere dipinto su PMC o Precious Metal Clay (Argilla Metalli Preziosi) d’argento prima della cottura. Interessante sapere che il PMC è un materiale a base di argilla, costituito di piccole particelle in metallo, un agente legante ed acqua, che può essere modellato e plasmato proprio come della normale argilla. Una volta asciutto e cotto diventa un solido pezzo di metallo che può essere trapanato, segato ed infine punzonato.

Colorazioni dell’oro

Vediamo adesso quali possono essere i colori dell’oro solitamente disponibili ed utilizzati in gioielleria:

 

Oro giallo

Si compone di una percentuale variabile di oro che va dal 100% (nel caso dell’oro 999 a 24 k) con colorazioni di giallo molto intensa, a percentuali di oro anche di molto inferiori, scendendo gradualmente di intensità di giallo.

L’oro giallo acceso e di caratura elevata, è particolarmente apprezzato in India, Emirati Arabi e Cina.

L’oro giallo utilizzato perlopiù in Europa, ossia l’oro 18 carati (750 millesimi), mantiene una colorazione gialla meno intensa rispetto a quello di caratura superiore ed è composto dal 75% di oro e dal 25% di argento e rame in misura differente (solitamente dal 12 al 17% di argento e dal 13 al 18% di rame).

 

Oro bianco

Solitamente si compone dal 75% di oro e del 25% da nichel, argento e palladio in quantità differenti. E’ utilizzato in particolare per le fedine in oro bianco, ma la tipica colorazione del bianco acceso viene conferita grazie all’aggiunta del rodio (tramite il processo di rodiatura).

Questa lega è stata inventata dopo la prima guerra mondiale e fra i gioielli più datati era diffuso ottenere l’oro bianco legando soprattutto il nichel. Questo ultimo elemento è sempre stato al centro di problemi dato che tende a creare allergie, tuttavia il suo impiego è legato sia alla colorazione naturalmente bianca, che alla resistenza all’usura che riesce a conferire in lega con l’oro.

 

Oro rosa

Si compone del 75% di oro e del 25% di argento e rame in misura differente (solitamente dal 5 al 6,5% di argento e dal 18,5 al 20% di rame).

Si tratta di una tipologia di oro che ha avuto grande successo in Russia nell’Ottocento e mantiene un’elevata appetibilità anche ai giorni nostri: gli orafi spesso lo utilizzano regolando la sfumatura anche con l’impiego di zinco.

Nel periodo più recente l’oro rosa è particolarmente apprezzato per la realizzazione di fedi nuziali, ma questa colorazione ricopre un ruolo importante anche nella gioielleria ornamentale, soprattutto in combinazione o contrasto con l’oro giallo e bianco su un solito gioiello (vedi ad esempio l’anello Trinity di Cartier).

 

Oro rosso

Si compone del 75% di oro e del 25% di argento e rame (solitamente dal 4,5% di argento e dal 20,5% di rame).

Anche questo particolarmente apprezzato dagli Zar di Russia, ha un carattere più deciso rispetto all’oro rosa, dovuto alla più elevata quantità di rame al suo interno.

 

Oro blu

Si compone solitamente del 75% di oro e del 25% da ferro.

L’oro blu è conosciuto anche come oro siderale per la percentuale di ferro, ma anche gallio o indio, che può contenere. Un trattamento termico ossida gli atomi di ferro sulla superficie dell’oro e gli dona la colorazione azzurra.

Si tratta dell’oro più utilizzato in abbinamento a pietre preziose che possono essere esaltate dalle tonalità fredde delle sfumatura di questo strano e stupefacente materiale.

 

Oro verde

Si compone del 75% di oro e del 25% di argento e rame (solitamente dal 12,5% di argento e dal 12,5% di rame).

Se l’oro rosa e rosso sono colori molto apprezzati dagli Zar, l’oro verde ha radici molto più antiche tanto da essere chiamato anche oro etrusco o electrum.

La sfumatura verdastra tipica di questa lega metallica basata su oro, argento, rame e talvolta, cadmio, era molto impiegata nell’antichità soprattutto per ornamenti delle case dei nobili.

Nello specifico, fissata la percentuale di oro al 75, la tonalità prossima al verde chiaro si ottiene con l’aggiunta del 23% di rame e del 2% di cadmio, mentre la tonalità prossima al verde più scuro si ottiene con l’aggiunta del 15% di argento, del 6% di rame e del 4% di cadmio.

Le leghe di oro verde generalmente sono abbastanza morbide.

 

Oro grigio

Si compone del 75% di oro e del 25% da argento, manganese e rame in quantità differenti talvolta utilizzando anche il palladio come sostituto di alcuni di questi metalli.

E’ considerato l’oro moderno dell’ultimo decennio, utilizzato per oggetti di design o gioielli dai tratti meno tradizionale e spesso viene confuso con l’oro bianco con il quale di fatto, condivide la base. Solo la sapiente calibrazione degli elementi in lega ad opera degli artigiani orafi può produrre la sfumatura corretta che poi viene utilizzata come materiale per la produzione di oggettistica di valore nelle case più moderne.

 

Oro nero

Si compone solitamente del 75% di oro e del 25% da cobalto.

L’oro nero è ottenuto con una placcatura elettrolitica di rutenio e rodio, oppure è derivante dall’impiego di zolfo e ossigeno, come anche dall’ossidazione del cromo o del cobalto attraverso il riscaldamento della lega ad una certa temperatura con conseguente formazione di uno strato di ossido.

Si tratta di un colore emozionale che genera un impatto significativo in chi ha modo di osservarlo e toccarlo, tanto che ha avuto particolare successo negli ultimi anni grazie all’impiego che ne hanno fatto i designer più eclettici e che ne apprezzano la particolare resa estetica.

L’oro nero è stato ultimamente ottenuto anche tramite la realizzazione di nanostrutture superficiali trattate via laser.

 

Oro viola

Si compone del 75% di oro e del 25% di un particolare tipo di alluminio. Questo oro è assolutamente inaspettato e come materiale non risulta di semplice comprensione: è molto più fragile rispetto alle altre leghe d’oro tanto che gli oggetti preziosi ottenuti utilizzando questa tipologia di lega potrebbero frantumarsi ricevendo un colpo particolarmente violento.

Pertanto è consuetudine esaltare i gioielli in base oro giallo, attraverso inserti o dettagli in oro viola.

 

Il Triangolo del colore

Di seguito riportiamo il Triangolo del colore, ovvero un diagramma rappresentativo delle colorazioni assunte dalle leghe argento-oro-rame in relazione alla composizione percentuale presente dei vari elementi, chiamato anche Diagramma di fase ternario (Ag-Au-Cu).
Le scale numeriche scritte ai lati del triangolo si riferiscono alla frazione massica di oro, argento e rame.

Tale diagramma sta ad indicare come variando la composizione delle leghe oro-argento-rame, si possono ottenere un gran numero di colori e sfumature:
Le leghe più ricche di rame saranno rosse o rossastre, quelle più ricche d’argento tenderanno ad essere biancastre o verdognole, mentre una grande quantità d’oro darà al metallo una sfumatura gialla.
Colori dell'oro

 

 

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